Di questo, in fondo, si è trattato questa mattina presso l’Istituto Professionale “Luigi Einaudi” di Pistoia. Presenti gli studenti, il Dirigente scolastico, dott.ssa Elena Pignolo, il Presidente del “Premio Ceppo”, Paolo Fabrizio Iacuzzi, il prof. Roberto Carnero, il giornalista dott. Massimo Lugli, il Direttore del “Festival del giallo” Giuseppe Previti, il prof. Filiberto Segatto (Accademia del Ceppo) e i docenti prof.ssa Sabina Candela, prof.ssa Luciana Pellegrini, prof. Giacomo Trinci.
L’occasione era la presentazione del “Premio Ceppo Pasolini e i giovani”, uno dei progetti educativi che vedono l’Istituto Einaudi capofila e che intendono ricordare e riportare al presente la figura e l’opera di Pier Paolo Pasolini, in occasione del centenario della sua nascita. Gli studenti hanno conosciuto e incontrato gli autori dei due libri presentati stamattina nell’aula audiovisivi dell’Istituto, il libro di Roberto Carnero, “Pasolini. Morire per le idee” e il romanzo di Massimo Lugli, “Il giallo Pasolini. Romanzo di un delitto italiano”, dimostrando interesse e capacità di porre domande sempre necessarie, autentiche, senza filtri di comodo.
Due ore di vera attenzione e coinvolgimento, dovuta anche alla capacità comunicativa dei due autori e all’attrazione umana che l’alto profilo intellettuale di un autore come Pasolini sempre ispira. Il carattere fortemente interlocutorio di tutta la sua opera, la forza poetica e pedagogica insieme delle sue argomentazioni, sembrano fatte apposta per chiamare la scuola al suo alto compito formativo.
E i ragazzi hanno risposto con calore, forza e ingenuità: proprio quei caratteri che avrebbero fatto gioire Pasolini educatore.
Ecco una scuola che tenta di configurare soggettività, non solo oggetti. Una mattinata importante in tempi difficili e oscuri come questi, per segnare anche un nuovo inizio.
Prof. Giacomo Trinci
Pistoia, 04/03/2022